“Veni, sponsa, de Libano”. Le figure femminili nella Divina Commedia

In occasione del VII Centenario Dante Alighieri il Centro Studi Femininum Ingenium organizza l’evento culturale “Veni, sponsa, de Libano”. Le figure femminili nella Divina Commedia.

“Veni, sponsa, de Libano” è l’invito che nel canto XXX del Purgatorio uno degli anziani portatori di verità, ripetendolo tre volte, rivolge a Beatrice affinché si manifesti a Dante ed è stato scelto per rappresentare l’immagine della Donna di Dante, quale simbolo di mediazione e passaggio dal Purgatorio al Paradiso, e che consente di lasciare definitivamente alle spalle l’Inferno.

L’attualità di Dante è vitale per l’articolata riflessione filosofica e teologica sui grandi temi, per lo spirito di ricerca, scientifica e spirituale, per l’acuta e profonda osservazione dell’umanità, in un percorso antropologico profondo e concreto allo stesso tempo, capace di toccare ogni uomo e ogni donna di ogni tempo. Il centenario dantesco del 2021 può configurarsi come una nuova occasione di dialogo, confronto e divulgazione, di ampio respiro antropologico, teologico e culturale che attraverso la forza espressiva del Poeta promuove la sincera ricerca dell’uomo con le sue esperienze, aspirazioni, contraddizioni, a partire, come scrive Romano Guardini, dal mistero della sua libertà e dal suo costitutivo essere di e in relazione, mettendo “in ordine l’esistenza”.

In considerazione del rilievo nazionale e internazionale di tale occorrenza, e riflettendo in modo particolare sull’importanza del ruolo della donna in termini di relazione, il CSFI promuove lo svolgimento di una kermesse culturale dedicata al tema delle figure femminili nella Divina Commedia e invita studiosi e ricercatori a proporre i propri contributi da presentare nelle sessioni previste.

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