Il Centro Studi Femininum Ingenium, costituito il 2 febbraio 2020, in occasione del primo anniversario della propria attività, è lieto di ospitare questo workshop dedicato alla straordinaria figura di Edith Stein, ovvero Santa Teresa Benedetta della Croce, compatrona d’Europa, che trae spunto dall’interessantissimo volume a cura della Prof.ssa Angela Ales Bello, Edith Stein. Tra passato e presente, Castelvecchi, 2019.
La riflessione su Edith Stein è oggi quanto mai attuale e si potrebbe dire anche urgente. La sua proposta filosofica, infatti, si basa sull’indagine del reale, come scrive Ales Bello, “inteso in modo ampio e comprensivo, che ne metta in rilievo aspetti e sfumature, prima non individuati oppure già detti, ma non più attuali, in modo da renderli ancora validi”.
Ecco, dunque, l’urgenza: rendere validi contenuti e aspetti del reale che non sono più ritenuti attuali. L’indagine, quindi, spazia dal tema del femminile e dell’emancipazione femminile -in un’ottica che non è quella della liberazione femminile-, delle culture dei popoli e dell’Europa –e quanta attualità nelle sue pagine dedicate a questi argomenti!- della pedagogia e dell’antropologia, della metafisica e della filosofia cristiana, e infine della mistica.
Il tema del femminile, naturalmente, è quello più caro al Centro Studi. Obiettivo della Stein è quello di delineare in maniera sempre più chiara, dettagliata e precisa una “filosofia della persona” e dunque la specificità dell’essere femminile si colloca come elemento specifico all’interno di questo quadro più generale. Intende proporre una visione della donna che tenga conto di tutta la complessità e la peculiarità del suo essere, in modo da non appiattirla a una semplice “copia” in opposizione all’uomo, ma non intende nemmeno relegarla a un ruolo puramente privato, vissuto esclusivamente entro le mura domestiche. Per questo si avvale anche di tutta la ricchezza derivante dalla visione antropologica della fede cattolica.
Tra i numerosi spunti di riflessione che l’opera di Edith Stein propone, uno in modo particolare sembra assumere rilievo se si analizza la realtà odierna dell’Europa: il senso dell’Europa, o meglio, la ricerca del senso dell’Europa. Peraltro, questo, è un tema su cui si è a lungo dibattuto anche in epoche più recenti se non contemporanee e Edith Stein sembra voler offrire, anche all’osservatore odierno, la sua risposta. L’Europa deve trovare il suo senso, e dunque fondarsi, trovare e costruire il suo fondamento, non solo su parametri economici. L’Europa ha un’anima ed ogni popolo è responsabile per l’anima dell’Europa, così come lo è ogni cittadino. In stretto collegamento con il tema della pedagogia, molto caro alla Stein, risalta il tema della pedagogia della solidarietà e, forse, per aiutarsi a ritrovare il senso di questa Europa potrebbe essere utile rileggere le meravigliose pagine che la nostra ha dedicato a questo argomento.
Una personalità, quella di Edith Stein, profonda e acuta, la cui opera di speculazione è stata interrotta dalla follia nazista: nonostante fosse ebrea convertita al cristianesimo, venne catturata e internata in un campo di transito per poi essere trasferita nel campo di concentramento di Auschwitz, dove fu uccisa, insieme alla sorella Rosa –anch’ella convertita-, nelle camere a gas il 9 agosto 1942.
È per noi, per me in modo particolare, un vero onore ospitare nel nostro salotto virtuale i prestigiosi docenti, che ringraziamo di vero cuore per la loro adesione e partecipazione.
Prof.ssa Angela Ales Bello, Pontificia Università Lateranense
Prof. Emilio Baccarini, Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Ph. D. Martina Galvani, Associazione Italiana Edith Stein
Angela Ales Bello è Professore Emerito di Storia della Filosofia Contemporanea presso l’Università Lateranense di Roma, già Preside della Facoltà di Filosofia e già Professore a contratto presso la Libera Università Maria Assunta; ha tenuto corsi presso l’Università Urbaniana e attualmente è docente presso l’Università Antonianum. E’ visiting professor nella Facoltà di Psicologia dell’Università Statale di San Paolo e dell’Università Cattolica di Campinas, Brasile.
È Presidente del Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche, da lei fondato, affiliato a “The World Phenomenology Institute” (U.S.A.). Dal 2014 è Presidente della “International Society of Phenomenology of Religion”. È Senior Counsellor dell’Area di Ricerca Edith Stein, presso l’Università Lateranense di Roma, membro ordinario della Pontificia Accademia Teologica, membro del Consiglio direttivo dell’Accademia di Studi Mediterranei con sede ad Agrigento e ci onora in qualità di membro del Comitato Scientifico del Centro Studi Femininum Ingenium.
Fra le sue recenti pubblicazioni: Il senso delle cose. Per un realismo fenomenologico, Castelvecchi, Roma 2013; Il senso del sacro. Dall’arcaicità alla desacralizzazione, Castelvecchi, Roma 2014; Il senso dell’umano. Fenomenologia Psicologia, Psicopatologia, Castelvecchi Roma 2016; Tutta colpa di Eva. Antropologia e religione dal femminismo alla gender theory, Castelvecchi Roma, 2017; Traduzione, prefazione, analisi del testo e commento di E. Husserl, Il Bambino. La genesi del sentire e del conoscere l’altro, Fattore Umano Edizioni, Roma 2019. È co-curatrice delle traduzioni italiane delle Opere di Edith Stein, Città Nuova – OCD, Roma; nel 2020 ha curato insieme a M. Paolinelli e ha introdotto E. Stein, Le vie della conoscenza di Dio. Saggio su Dionigi l’Areopagita.
Emilio Baccarini, nato nel 1948, dopo la laurea in Filosofia presso l’università di Roma La Sapienza, dedicata al pensiero di Edmund Husserl (relatore il prof. Guido Calogero) ha continuato a lavorare per alcuni anni nell’ambito della fenomenologia, in particolare dell’intersoggettività e dell’alterità (si veda il suo volume La fenomenologia. Filosofia come vocazione, Roma 1981). Su questo percorso ha incontrato il pensiero ebraico (si veda il volume Levinas. Soggettività e infinito, Roma 1985), in particolare Rosenzweig, Buber, Levinas, Heschel, a cui ha dedicato molti saggi, e il pensiero dialogico come itinerario per una visione alternativa della costituzione dell’umano (sul tema i volumi: La persona e i suoi volti. Etica e antropologia, Roma 2012; La soggettività dialogica, Roma 2012). Negli ultimi anni con una ripresa della metodologia fenomenologica e l’acquisizione dei contenuti dialogici ha sondato la possibilità di ripensare l’antropologia filosofica, ma anche la filosofia della religione. Già professore associato presso il Dipartimento di studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma Tor Vergata dove, come Docens Turris Virgatae insegna ancora Antropologia filosofica e Filosofia della religione. Dal 1999 ha fondato e dirige la rivista di filosofia on line Dialegesthai (http://mondodomani.org/dialegesthai). È sposato con Gabriela Mazzanti, ha due figli, Alessandro e Irene e due nipotini, Leonardo e Beatrice.
Martina Galvani, dopo la Laurea magistrale in Filosofia e linguaggi della modernità, conseguita nel 2015 presso l’Università degli Studi di Trento, con una tesi su: La dimensione psichico-spirituale dell’essere umano e l’atto di fede nel pensiero di Edith Stein, dal 2019 è Dottoressa di ricerca in Filosofia, presso il consorzio F.I.N.O. (Università di Genova), con la tesi: L’essere umano come microcosmo. Una prospettiva antropologica tra Edith Stein ed Antonio Rosmini. Svolge attività di docenza negli istituti superiori e ha partecipato a numerosi convegni, congressi e seminari nazionali ed internazionali, come ad esempio il Convegno di studi “Rosmini e la pedagogia. Teorie, eredità, intersezioni”, del 2020; la 4° e la 5° Conferenza Annuale Internazionale dell’Associazione Internazionale per lo Studio della Filosofia di Edith Stein, rispettivamente nel 2017 e nel 2019, e numerosi altri.
Tra le sue pubblicazioni Corpo e spazio. L’individualità secondo Antonio Rosmini e Edith Stein in Rosmini e la fenomenologia, volume collettaneo a cura di Mauro Nobile, Collana Studi e Ricerche, 23, Trento 2020; L’approccio filosofico-fenomenologico all’umano in Edith Stein e Gerda Walther, Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche (CIRF), Cronache filosofiche del Seminario di Studio, Roma, 16 marzo 2019, in «Per la filosofia. Filosofia e insegnamento», XXXVI, 105 (Gennaio-Aprile 2019); Analisi d’opera: Edith Stein, tra passato e presente. Storia e teoresi, il volume oggetto della presentazione odierna, a cura di Angela Ales Bello, analisi pubblicata in «Aquinas», LXII; Corpo e Spazio. L’individualità secondo Antonio Rosmini e Edith Stein, in «Rosmini Studies», 4 (2017) e infine la monografia, fresca di stampa, Uno sguardo sull’umano. Antropologia e metafisica in Antonio Rosmini e Edith Stein, «Cantus Firmus», Tab Edizioni, Roma 2021.
Buon ascolto!
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