La notte tra il 12 e il 13 dicembre è considerata la notte più lunga dell’anno e quindi quella che annuncia il ritorno della luce.
Il Centro Studi Femininum Ingenium si propone di recuperare una tradizione popolare, diffusa in molte città italiane e anche nel resto d’Europa e del mondo, inserendola, grazie alle celebrazioni del VII Centenario della morte di Dante Alighieri, in una cornice di più ampio respiro e consentendo così un primo avvicinamento dei più piccoli, attraverso un’esperienza ludica e piacevole, al capolavoro del Sommo Poeta.
La tradizione italiana di Santa Lucia. La festa di Santa Lucia è un’antichissima ricorrenza, diffusa in diversi comuni lungo tutta la Penisola, celebrata con doni portati ai bambini durante la notte tra il 12 e il 13 dicembre, data canonica di celebrazione della Santa. Il mattino del 13 dicembre, al loro risveglio, i bimbi trovano un piatto con arance e biscotti consumati, arricchito di caramelle e monete di cioccolato. Inoltre, a volte nascosti nella casa, trovano i doni che avevano richiesto e che sono dispensati totalmente o parzialmente, secondo il comportamento tenuto.
Un piccolo Natale in anticipo per i piccoli.
Santa Lucia. È una delle sette donne menzionate nel Canone Romano. Vissuta a Siracusa, sarebbe morta martire sotto la persecuzione di Diocleziano intorno all’anno 304. Gli atti del suo martirio raccontano di torture atroci inflittele dal prefetto Pascasio, che non voleva piegarsi ai segni straordinari che attraverso di lei Dio stava mostrando. È considerata la protettrice dei ciechi ed è invocata contro le malattie degli occhi.
Attraverso la letteratura agiografica, il cui esempio per eccellenza è la Legenda Aurea di Iacopo da Varazze, che rappresenta la fonte di gran parte dell’iconografia religiosa, gli artisti hanno dato un volto ed un aspetto alla Santa. In questa opera, inoltre, il ritratto agiografico di Lucia è preceduto da un preambolo sulle varie valenze etimologiche e semantiche relative all’accostamento Lucia/luce: Lucia è un derivato di luce esteso anche al valore simbolico via Lucis, cioè cammino di luce.
Dante. Lucia, la martire venerata in tutta Europa dalla Sicilia alla Scandinavia per i suoi doni che illuminano la notte più lunga, è anche colei che salva Dante nella sua divina avventura attraverso le tre dimensioni dell’aldilà: Inferno, Purgatorio, Paradiso.
L’incontro, inserito nella cornice della Mostra “Le figure femminili della Divina Commedia nelle incisioni di Gustave Dorè”, curata nei contenuti scientifici dal CSFI e allestita presso il Museo Città di Pomezia – Laboratorio del 900, si svolgerà presso il medesimo, sito in Piazza Indipendenza 11, il 13 dicembre 2021 alle ore 16.00. Prenotazione obbligatoria ai riferimenti in locandina.
Come da tradizione, alle bambine e ai bambini presenti saranno offerti piccoli doni golosi.